Parrocchia S. Martino – Fondo
L’ attuale chiesa parrocchiale, che ha sostituito un precedente edificio gotico, è del 1858. Dedicata a S. Martino, è in stile neoclassico con facciata caratterizzata da un alto atrio su colonne …
L’ attuale chiesa parrocchiale, che ha sostituito un precedente edificio gotico, è del 1858. Dedicata a S. Martino, è in stile neoclassico con facciata caratterizzata da un alto atrio su colonne ioniche e da un timpano triangolare. All’interno, la navata centrale molto ampia presenta decorazioni con vari temi, opera del pittore Matteo Tevini (1938).
Provenienti dalla chiesa antica sono le statue nell’abside e alcune tele di epoca rinascimentale e barocca: di particolare significato storico quella con Cristo in Croce, S. Giovanni Battista e S. Giacomo Maggiore, che qui aveva una sua importante Confraternita .
Il recente restauro della Via Crucis di Mattia Lampi ha permesso di recuperarne tonalità luminose degli sfondi e giochi di chiaroscuro, molto più belli a confronto con le numerose altre Vie Crucis dello stesso autore sparse per la valle.
Il campanile ha una parte inferiore più antica, opera di maestri comacini (1447 è la data scolpita sul portale), mentre la cupola barocca a cipolla è del ‘700.
Nel paese ci sono altre chiese: una della prima metà del ‘500, dedicata a S. Rocco, ha un altare ligneo datato 1590 con una Madonna col Bambino in legno policromo e una predella ricca di scene della vita di Cristo. Interessanti i due ex-voto con casi di guarigione collocati dietro all’altare.
Le altre chiesette sono quelle di S. Antonio da Padova e di S. Michele (cimiteriale), entrambe ottocentesche.
Fuori del paese, sul colle di S. Lucia, si trova la chiesa omonima risalente al ‘300.
All’esterno, il S. Cristoforo è del Maestro di Sommacampagna (metà del XIV secolo).
L’interno conserva importanti affreschi della fine del ‘300, che raccontano la storia di S. Lucia in otto riquadri: le architetture gotiche di sfondo e la volumetria delle figure farebbero attribuire gli affreschi ad un importante pittore noto come “Maestro di Castelbarco”, attivo anche nella chiesa dei Domenicani a Bolzano. Notevole anche l’altare secentesco con episodi della vita di Gesù e del Battista nella predella.