Gesù diceva:

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Mt 13,44-46

Questi sono i giorni dei regali!

Il primo regalo naturalmente è quello che Dio ha fatto in “collaborazione” con i genitori: la vita. Ma Dio ha voluto per gli uomini qualcosa di infinitamente più grande: il dono della vita eterna. Nel Battesimo noi siamo figli di Dio per sempre. La fede è un tesoro nascosto, una pela preziosa, da significato, bellezza a tutta la vita. La fede è anche un po’ come la bussola per camminare verso lui. Ma questa fede che noi doniamo al nostro bambino/a è come un piccolo seme che deve crescere grazie all’esempio e alla testimonianza cristiana della famiglia e della comunità.

In questi giorni, durante una visita in casa, un papà mi diceva: “…ci dai qualche consiglio per trasmettere la fede al nostro bambino nel mondo di oggi?”. E’ una domanda molto bella che dovremmo porci tutti. La fede, tesoro e perla preziosa, deve essere cercata, scoperta, costruita, condivisa.

Per chiedere il Battesimo per i propri figli, o il Battesimo degli adulti:

  1. Telefonare o parlare con il parroco don Carlo (334 9792382)
  2. Generalmente il parroco incontra la famiglia in casa (o se si preferisce in canonica)
  3. In attesa di programmare “Battesimi comunitari” per tutte le parrocchie (auspicio per il futuro), sarebbe bello se le famiglie di una parrocchia, che chiedono il Battesimo nello stesso periodo dell’anno, si mettessero d’accordo per scegliere un unico giorno per il Battesimo. Il Battesimo è una festa della comunità.
  4. Scegliere il padrino e la madrina. Generalmente due persone cristiane, battezzate e cresimate, praticanti e possibilmente che abbiano una situazione familiaire “regolare”, che aiutano i genitori nel trasmettere la fede ai bambini. Per casi particolari parlare con il parroco.