VENDITA DI CANDELE DEL GRUPPO MISSIONARIO DI DON


Per l’ottobre missionario 2020 proponiamo di pregare insieme il Rorario missionario

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Numeri di “comunione e missione” da scaricare

Sito specifico del Mese missionario straordinario

Enzo Bianchi:

Che significa essere cristiani in una società secolarizzata?

Breve estratto di un discorso tenuto a Messina il 27 agosto 2019

(…) La nostra fede cristiana deve saper esprimere la buona notizia di Gesù, che nella sua vita umana, ci ha insegnato a vivere in questo mondo e ha tracciato un cammino attraverso il quale l’uomo, può diventare più uomo. Oggi noi comprendiamo che un cammino di umaninizzazione vera, autentica, secondo Cristo è il cammino della santità. E viceversa, dobbiamo avere il coraggio di comprendere il celebre adagio patristico “Dio sì fatto uomo perchè l’uomo diventi Dio” … Il cristianesimo è la religione del corpo, contro ogni gnosi e spiritualizzazione … Bisogna tornare al Vangelo, accogliere il messaggio scandaloso di un Dio fatto uomo, un uomo preciso, non dimenticate quel grido al cuore della passione  Ecce Homo, ecco l’uomo per eccellenza, l’uomo come Dio lo ha voluto, ed era Gesù coronato di spine e flagellato, questa è la singolarità della fede cristiana. Questa è la nostra fede che osiamo vivere ed esprimere in mezzo alle religioni ai monoteismi e alle diverse spiritualità … Nessuno abbia paura della “concorrenza” delle altre religioni se teniamo il fondamento del Dio uomo. Perchè le altre religioni si interessano di Dio ma non dell’uomo … E questo discorso dobbiamo saperlo viverlo e mostrarlo anche con la liturgia, perche la liturgia è l’eloquenza della fede, solo una liturgia capace di accogliere e di assumere la nostra umanità sarà capace di trasfigurazione, di operare e annunciare la salvezza per gli uomini e le donne di oggi  … Il nostro Dio è amore, e questa definizione è stata possibile perchè prorpio Gesù ha portato a pienezza la rivelazione di Dio … Un Dio agape … ma Gesù non ci dice di amare Lui, ma di amarci tra di noi come Lui ci ha amato: è questo che noi cristiani non riusciamo a capire, eppure è la sconvolgente novità del comandamento dell’amore. Si ama Dio solo attraverso l’amore del prossimo, giù giù fino all’ amore del nemico… Senza fede, speranza e carità non ci si può definire cristiani, … senza carità per i poveri, i nostri e quelli immigrati, non c’è cristianesimo!…Il cristiano non può evadere la storia: pienamente inserito in essa, deve prendere in carico il gemito del mondo, per riportarlo all’attenzione collettiva della responsabilità comune, che non è delegabile ad alcune oligarchie o poteri oscuri. 

Il cristiano deve essere fedele al Vangelo nel mondo di oggi, superando la tentazione di inseguire le voci del tempo o di “ricercare l’audience. Il credente, infatti, pur cosciente di essere una minoranza nella società, non può rinunciare ad ascoltare il grido dei poveri e costruire legami di comunità attorno alla cura delle persone più fragili e deboli, contro ogni cultura dello scarto”. … Quale speranza possiano dare agli uomini in una società in cui non c’è speranza e non si ha fiducia nel domani e nella vita? Quale carità in un momento in cui c’è un incattivimento della società, e c’è una contraddizione grande alla carità evangelica che ci chiede soprattutto verso i poveri in ogni forma – i poveri nostri italiani e quelli che arrivano sulle nostre terre, i poveri immigrati, o vittime della violenza degli uomini – noi ci dobbiamo interrogare su quale carità sappiamo dimostrare per dire che la nostra fede può dare senso alla vita