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La parrocchiale di S. Tecla è documentata sino dal XIII secolo, ma è stata ricostruita tra il 1771 e il 1773 e restaurata nel 1909. Ha il tetto in embrici di ceramica colorati ed una bella facciata tardo barocca, con le statue dei Santi Pietro e Paolo nelle nicchie.

 L’interno presenta un’abside gotica con stemmi sulle chiavi di volta e una bella cantoria arcuata; l’altare maggiore, riccamente intagliato e dorato, è attribuibile a Pietro Strobl  junior (XVIII secolo) ed ha un notevole antipendio raffigurante l’Ultima Cena; seicentesca è la pala centrale con la Madonna e S. Tecla affiancate da S. Agnese e S. Agata. Sulla parete destra del presbiterio una originale pala del ‘600 con l’Ultima Cena: la tavola imbandita è raffigurata con un lato corto in primo piano e Gesù a quello opposto, mentre i discepoli sono disposti sui lati lunghi e Giuda è di schiena, in primo piano e in controluce.

La cappella di sinistra ospita un altare di metà ‘700 dedicato all’Immacolata ed una pala raffigurante S. Giovanni Nepomuceno in gloria.

La Via Crucis è di Mattia Lampi; gli affreschi recenti sono di Metodio Ottolini (1928).