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La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Maria Maddalena, fu costruita tra il 1869 e il 1873 in stile neo-romanico. L’interno ha alte colonne in finto marmo policromo e nella navata pitture a tempera del trentino Luigi Peschedask (1905), con scene della vita di Gesù e di S. Antonio da Padova. Le opere d’arte più importanti sono nel presbiterio. Sulla parete di fondo dell’abside campeggia la grande pala datata 1776 con la patrona S. Maria Maddalena e la Vergine col Bambino, opera del pittore G. Battista Lampi, grande ritrattista delle corti europee tra ‘700 e ‘800. Alle pareti del presbiterio, quattro portelle di pulpito e una tela con il nobile De Zinis in preghiera e le anime del Purgatorio, opere giovanili dello stesso Lampi. Interessante anche un S. Antonio da Padova del pittore fiemmese Antonio Zeni, della metà del ‘600. L’altare maggiore e il pulpito, in armonia con lo stile neo-romanico della chiesa, sono dei primi del Novecento. Nella navata è collocata anche una Via Crucis di Mattia Lampi, padre di Giovanni Battista. Il campanile, isolato verso Nord, resta come ultimo ricordo della precedente chiesa, di cui è visibile il bel portalino gotico ad arco acuto.

Nella parte bassa del paese si trova la chiesetta dei Santi Fabiano e Sebastiano, ricca di storia: la prima fase della sua costruzione risale infatti all’alto Medioevo. Le pareti sono completamente ricoperte di importanti affreschi (secoli XII-XV), con Santi oggetto di devozione locale e storie del Nuovo Testamento. Vi si conserva uno splendido altare a portelle tardogotico (secondo decennio del ‘500): nella nicchia centrale le statue della Maddalena e di S. Agostino, sulle portelle aperte i Santi Fabiano e Sebastiano in bassorilievo e sul lato esterno le bellissime figure dei Santi Antonio abate e S. Giacomo maggiore, opera di maestranze di area nordica. Il piccolo altare dell’abside, seicentesco, ha una pala con l’antico patrono S. Maurizio.